10 febbraio 2008

בית לחם


Dal 1080 al 1220 circa, nella sud della Francia vengono costruite una serie di maestose cattedrali gotiche dedicate a Notre-Dame (Nostra Signora).
Una dopo l'altra, sorsero le cattedrali di Evreux, di Rouen, di Reims, di Amiens, di Bayeux, di Parigi, di Chartres.
La tecnica architettonia è innovativa e curiosamente elaborata rispetto al precedente stile romanico.
I piani di costruzione ed i progetti originali di esecuzione di queste cattedrali non furono mai trovati.
Le opere murarie erano fatte con una maestria eccezionale, quasi prodigiosa.
I contrafforti esterni esercitano una spinta sulle pareti laterali della navata, e così facendo il peso, anziché gravare verso il basso, viene spinto verso l'alto, e tutta la struttura risulta proiettata verso il cielo.
Progettate allo stesso modo, le cattedrali vennero costruite su luoghi già considerati sacri al culto della "Grande Madre", divinità primordiale presente in tutti i culti tradizionali.
Dedicate tutte e sette a Notre Dame (Vergine Maria, Signora Celeste), hanno pianta a croce latina, presentano l’abside rivolta ad est (cioè verso il sorgere del Sole) e se unite insieme formano esattamente la costellazione della Vergine sul suolo di Francia.
Tutte le cattedrali presentano rappresentazioni allegoriche e simbologiche alchemiche ed ermetiche, segno distintivo di profonda conoscenza dei Costruttori per quanto riguarda le scienze tradizionali (matematica, metafisica, geometria e astronomia).
Nella cripta di ognuna delle cattedrali è presente una "Vergine Nera" (statue o bassorilievi): notevole la corrispondenza con i templi egizi ove veniva posta una Iside (la grande madre celeste) nera nei sotterranei; simmetricamente in cima alle cattedrali veniva posta una rappresentazione
della vergine dorata.
La posizione delle cattedrali gotiche sul suolo di Francia ricalca con estrema precisione la forma della costellazione della Vergine.

La stella più prominente di questa costellazione è Spica (α Vir), che rappresenta una spiga di frumento in mano alla dea.
Ricordiamo tramite l'esegesi cristiana che Gesù nacque dalla Vergine a Betlemme (בית לחם), che significa letteralmente "casa del pane".

Evidente è perciò la correlazione tra la Vergine Celeste (Notre-Dame) e la Vergine Terrena (cattedrale), evidenziata infatti anche
tramite la corrispodnenza architettonica della Vergine posta in basso e la Vergine posta in cima delle cattedrali.




Approfondimenti:

Louis Charpentier - "Les mystères de la cathédrale de Chartres"
http://it.wikipedia.org/wiki/Gotico_francese
http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Chartres
http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Notre-Dame_(Amiens)
http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Notre-Dame_(Reims)
http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Notre-Dame_(Parigi)
http://it.wikipedia.org/wiki/Vergine_(costellazione)
http://it.wikipedia.org/wiki/Iside

23 gennaio 2008

Pistis Sophia

La fine del capitolo 139 e il capitolo 140 di questo vangelo gnostico copto descrivono minuziosamente la processione degli equinozi in chiave cosmologica e astronomica, con le tipiche denotazioni demonologiche di un trattato gnostico. Ne ho citato i passi più salienti, tralasciandone le strutture gerarchiche sovrasensibili, non necessarie per l'analisi in questione.

Pistis Sophia, 139
[..] when the sphere turneth itself and the little Sabaōth, Zeus, cometh to the first of the æons of the sphere, which is called in the world the Ram of Boubastis, that is of Aphroditē; [and] when she [Boubastis] cometh to the seventh house of the sphere, that is to the Balance, then the veils which are between those of the Right and those of the Left, draw themselves aside, and there looketh from the height out of those of the Right the great Sabaōth, the Good; and the whole world and the total sphere [become alarmed] before he hath looked forth. [..]

Zeus entra nell'eone (æon) dell'Ariete (Ram), e Aphroditē "in seventh house, that is to the Balance" (Bilancia - settima casa\segno).

Pistis Sophia, 140
[..] in the world Zeus, cometh, and he cometh to the fourth æon of the sphere, that is the Crab, and Boubastis, who is called in the world Aphroditē, cometh into the tenth æon of the sphere which is called the Goat, at that time the veils which are between those of the Left and those of the Right, draw themselves aside, and Yew looketh forth to the right; the whole world becometh alarmed and is agitated together with all the æons of the sphere. [..]

Zeus entra nell'eone (æon) del Cancro (Crab), e Aphroditē in Goat (Capricorno).

[..] And thereafter, when the sphere turneth itself, and the little Sabaōth, the Good, he of the Midst, who is called in the world Zeus, cometh, and he cometh to the eighth æon of the sphere
which is called the Scorpion, and when Boubastis, whom they call Aphroditē, cometh, and she cometh to the second æon of the sphere which is called the Bull, then the veils which are between those of the Right and those of the Left draw themselves aside and Zorokothora Melchisedec looketh out of the height; and the world and the mountains are agitated and the æons become alarmed. [..]

Zeus entra nell'eone (æon) dello Scorpione (Scorpion), e Aphroditē in Bull (Toro).

[.. ] It cometh to pass then, when the sphere turneth itself and the little Sabaōth, the Good, he of the Midst, who is called Zeus, cometh, and when he cometh to the ninth æon of the sphere which is called the Archer, and when Boubastis, who is called in the world Aphroditē, cometh, and she cometh to the third æon of the sphere which is called the Twins, then the veils which are between those of the Left and those of the Right, draw themselves aside [..]

Zeus entra nell'eone (æon) del Sagittario (Archer), e Aphroditē in Gemelli (Twins).

Nell'ultimo passaggio Gesù (colui che sta parlando) tratta dell'ultimo shift equinoziale.

And when the sphere turneth itself and the little Sabaōth, the Good, who is called in the world Zeus, cometh, and he cometh to the eleventh æon of the sphere which is called the Water-man, and when Boubastis cometh to the fifth æon of the sphere which is called the Lion, then the veils which are between those of the Left and those of the Right, draw themselves aside, and there looketh out of the height the great Iaō, the Good, he of the Midst, on the regions of Yachthanabas, so that his regions are dissolved and destroyed. And all the souls which are in his chastisements are carried off and cast back anew into the sphere, because they are ruined in his chastisements.
These then are the doings of the ways of the midst concerning which ye have questioned me."

Zeus entra nell'eone (æon) dell'Acquario (Water-man), e Aphroditē in Leone (Lion). Notare la conclusione del capitolo, evidenziata in grassetto.
Ricordiamo la simbologia dell'Acquario, dal quale le acque vengono riassorbite (il portatore d'acqua non versa l'acqua, la riassorbe).

Approfondimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_gnostica
http://it.wikipedia.org/wiki/Vangeli_gnostici


11 gennaio 2008

Sol Invictus

http://it.wikipedia.org/wiki/Sol_Invictus
[cit] "Il natale trae la sua origine da Dies Natalis solis invicuts, sovrapposto alla festa pagana la festa della nascita del vero sole, Cristo. La festa del natale è d'origine romana ed è certo che a Roma, verso la metà del 4° sec., si celebrava il 25 dicembre".

Particolare di Cristo-sole (attorniato da 24 spicchi \ 24 ore diurne) di una cupola in S. Salvatore in Chora, Istanbul (3 secolo d.C). Eretta da Costantino, fondatore della religione cristiana istituzionalizzata all'impero. Costantino promulgava il culto cristiano in sintonia con il devozionalismo pagano del Sole. Nel corso dei primi secoli la Chiesa ha sovrapposto a tutte le festività pagane quelle cristiane*.


Natività
: 25 Dicembre
Tra il solstizio d’estate (21 giugno) e quello invernale (21 dicembre) i giorni diventano sempre più corti e freddi e, dalla prospettiva del nostro emisfero, ovvero quello nord, il Sole appare muoversi verso sud e diventare più piccolo e debole, e quindi il Sole sembra quasi "morire". Il 22 dicembre la “morte” del Sole si realizza completamente quando cioè raggiunge il punto più basso nel cielo. Dal punto di vista visivo, il Sole smette di muoversi verso sud per 3 giorni.
Durante questo periodo, il Sole rimane in prossimità della Croce del Sud (la costellazione di Crux), e dopo questo periodo di tre giorni, il Sole ricomincia a muoversi questa volta verso nord facendo presagire giorni più lunghi, temperature più calde e a seguire, la primavera (rinascita, pasqua).

Giorno celebrato: Domenica (Sun-day)
Non occorre ricordare che i giorni della settimana siano i pianeti (marte-dì, giove-dì..), il settimo giorno, il santo giorno cristiano, è quello dedicato al Sole.

Croce:
http://it.wikipedia.org/wiki/Croce_celtica
Approfondimento sulla croce solare celtica QUI

La croce solare rappresenta quindi la manifestazione
assiale dal centro-Uno-Sole.







Litanie Cristiane:
- Gesù, splendore del Padre;
- Gesù, Sole di giustizia;
- Gesù, vera Luce;
[..]

4 Evangelisti/Elementi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Evangelisti
http://it.wikipedia.org/wiki/Elemento


Marco - Leone
(leone: segno fisso, estate) Fuoco
Luca - Toro
(toro: segno fisso, primavera) Terra
Giovanni - Aquila
(acquario: segno fisso, inverno) Aria
Matteo - Uomo/Angelo
(scorpione: segno fisso, autunno) Acqua

Essi sono posti in corrispondenza delle quattro direzioni 'emanate' dal centro (Cristo-sole).







Le quattro direzioni, oltre a corrispondere ai quattro elementi (teorizzati anche da Empedocle e Anassimene), corrispondono ai 4 umori del corpo umano (bile, flegma, sangue, bile nera) e alle quattro
stagioni. Anche nell' Asclepio (Prologo, 2) Ermete Trismegisto considera i quattro elementi della manifestazione come fuoco, aria, terra ed acqua. Gli stessi continenti ricalcano questa disposizione: le Americhe del fuoco (bellicose, patria di culti sanguinari e pratiche rischiose), l'Africa della terra (madre e generatrice delle specie, il continente più fecondo), l'Asia dell' aria (pervasa dia tecniche ascetiche millenarie), e l'Europa dell'acqua (coadiuvante globale, comunicatrice dell'umanità, dominatrice, etc.). I quattro elementi costituiscono anche tutti gli stati possibili della materia manifesta: liquido-solido-gassoso-trasformante. L'alchimia medievale li descrive così:
- Terra: L’azione reattiva del secco sul freddo li divide, e così opponendosi alla sua totale fissazione, la trasforma nell’elemento terra, principio concentratore e recettore;
- Acqua: L’azione refrigerante, coagulatrice e fissatrice del freddo sull’umido, lo ispessisce e l’appesantisce, trasformandolo in acqua, principio di circolazione;
- Aria: L’azione espansiva dilatante e rarefacente del caldo, agendo sull’umido, lo trasforma in aria, principio di attrazione molecolare;
- Fuoco: L’azione reattiva, ritenitrice, esaltante ed irritante del secco sul caldo, lo trasforma in fuoco, principio di dinamismo violento ed attivo.

Nell’uomo la presenza di questi elementi dà luogo a:
- Terra: inquietudine, taciturnità, riservatezza, prudenza, tenerezza contenuta od egoismo, spirito concentrato o pretenzioso, diffidente, riflessivo, ingegnoso, studioso o solitario;
- Acqua: passività, indolenza, disgusto, fiacchezza, noncuranza, sottomissione, inconsistenza, versatilità, pigrizia, incoscienza, incertezza, timidezza, timore;
- Aria: amabilità, cortesia, compiacenza, accortezza, sottilità, iniziativa, prontezza, assimilazione, ingegnosità, armonia;
- Fuoco: violenza, autorità, ambizione, entusiasmo, prosopopea, orgoglio, irascibilità, ardore, fervore, coraggio, generosità, passione, prodigalità, foga e vanità.

L' uomo fisiologico è altrettanto composto dai suddetti quattro: la Terra corrisponde al corpo fisico, l'Aria alla forza vitale, l'Acqua ai liquidi che compongono l'organismo ed il Fuoco all'energia motrice ed attiva.
Si veda la voce su Wikipedia Elemento per le restanti evidenze sincretiche.




Marco 8:15

Mentre stavano attraversando il lago, Gesù disse loro molto seriamente: "State lontani dal lievito di Erode e dei Farisei!"
I discepoli cominciarono a dire fra loro: "Dice così perché ci siamo dimenticati di portare il pane..."
Gesù s'accorse di quello che dicevano ed esclamo: "Ma no! Il pane non c'entra! Possibile che non riusciate a capire? È tanto duro il vostro cuore?
[Che cosa disse Isaia?] I vostri occhi sono fatti per vedere, perché non guardate? Perché non aprite le orecchie per ascoltare? Non ricordate più nulla?
Quando ho sfamato cinquemila persone con cinque pezzi di pane, quanti cesti di avanzi raccoglieste dopo? "Dodici" risposero i discepoli.
"E quando ho dato da mangiare a quattromila persone con sette pani, quanti cesti avanzarono? "Sette" risposero.
"E ancora non avete capito?"

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Le simbologie esoteriche usate dalla figura di Gesù vengono raramente afferrate dai suoi discepoli, eppure i riferimenti espliciti per comprendere che egli sia una manifestazione solare sono frequenti. 7 pianeti, 7 cesti, 12 mesi dell'anno=12 segni dello zodiaco, 12 apostoli. I 12 segni dello zodiaco si suddividono proprio secondo i quattro elementi manifesti.

















*24 giugno: San Giovanni Battista, 27 dicembre: San Giovanni Evangelista (i due personaggi più vicini a Cristo sono collocati in prossimità dei 2 solstizi e rimandano alla figura di Giano (Janus\Johannes)). Giano bifronte era il custode delle porte, veniva raffigurato con due chiavi in mano, ed era il patrono dei due solstizi.
31 ottobre: Ognissanti (Samhain, fine dell'estate presso i Celti, capodanno celtico.)

9 gennaio 2008

C12H16N2




















Il racconto egizio riferisce che un allievo scriba della Casa della Vita, facendo notare al suo maestro che il totale delle frazioni ottenute sommando i valori dell’Occhio di Horus si dava nell’espressione 1/2 + 1/4 + 1/8 + 1/16 + 1/32 +1/64 = 63/64 ebbe per risposta che il sessantaquattresimo mancante a completare l’unità sarebbe stato donato dal dio Thoth allo scriba che si fosse messo sotto la sua protezione.
Plutarco dice: “Negli inni sacri di Osiride viene invocato – colui che sta nascosto nelle braccia del sole – e il trenta del mese di Epifisi (27 maggio - 26 giugno, quindi al solstizio) si festeggia la nascita degli Occhi di Horus: in questo giorno, infatti, anche la luna e il sole si trovano sulla stessa retta, e per gli egiziani non solo la luna ma anche il sole sono Occhio e luce di Horus" (Iside e Osiride 52).

Si denota così l'evidente correlazione tra l'epifisi e l'occhio di Horus, che incredibilmente ricalca la forma esatta della ghiandola pineale (chiamata appunto epifisi).
Essa è considerata la ghiandola cerebrale della percezione, e in stati alterati di coscienza e in esperienze di pre-morte essa rilascia dimetiltriptamina.
Gli antichi egizi conoscevano quindi bene la funzione suprema di questo centro nevralgico della percezione ultrasensoriale.


Geometricamente, nella colonna dei sette plessi del corpo umano (detti anche chakra), la posizione dell'epifisi coincide con la posizione del sesto (Ajna chakra), chiamato anche 'terzo occhio', nonostante alcune fonti indichino che coincida in realtà con l'ipofisi.
Le porte della percezione si allargano attraverso e da questo fulcro spirituale, così venerato dagli Egizi tanto quanto dagli Indiani.

Cosa dire della molecola del DMT ? Le esperienze collegate a questa sostanza trattano di 'pura percezione oggettiva', 'pura fruizione di intuizioni metafisiche e intellettive'.
Molti culti amazzonici utilizzano a scopi rituali l'ayahuasca, un intruglio vegetale di Banisteriopsis Capii e Psychiotria Viridis, che combinate sintetizzano la molecola in questione.
Per ulteriori approfondimenti in merito a questi culti: http://en.wikipedia.org/wiki/Ayahuasca
In alcuni paesi il DMT è stato rimosso dalla lista delle sostanze stupefacenti illegali, in quanto prevista per diritto in culti religiosi mistici.
In Italia è ancora considerata sostanza illegale, per cui il possesso prevede sanzioni e pene variabili.
Questa sostanza prodotta dalla nostra ghiandola pineale, che ci permette di percepire le realtà sovrasensibili, è illegale. Non ci meraviglieremmo se a breve vedessimo l'adrenalina, la melatonina o altri ormoni banditi.

Approfondimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dimetiltriptamina
http://en.wikipedia.org/wiki/Dimethyltryptamine
http://it.wikipedia.org/wiki/Udjat
http://en.wikipedia.org/wiki/Eye_of_Horus
http://www.erowid.org/chemicals/dmt/dmt.shtml
http://www.dmt-nexus.com

5 gennaio 2008

corpus dei

In questo post ci proponiamo di analizzare la cosiddetta 'manna' (carne degli dei o cibo degli dei) descritta nell'Antico Testamento.

Esodo 16:4
Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no. Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che raccoglieranno ogni altro giorno”.

L'intento del Signore era quindi di somministrare quotidianamante la manna al suo popolo per metterlo "alla prova", come se si trattasse di un rito religioso quotidiano.
Il sesto giorno, ossia il sabato, dovranno assumerne 'il doppio' (per questo gli ebrei santificano il sabato).

Esodo 16:14
“Poi lo strato di rugiada svanì ed ecco che sulla superficie del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. A tale vista i figli d'Israele si chiesero l'un l'altro: “Che cos'è questo?” perché non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: “Questo è il pane che il Signore vi ha dato per cibo”.

La manna viene trovata sulla superficie del deserto, ha grandezza limitata, ed è come "brina sulla terra", pertanto umida e fredda.

Esodo 16:16
"Ecco che cosa comanda il Signore: Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un omer a testa, secondo il numero delle persone con voi. Ne prenderete ciascuno per quelli della propria tenda."

Viene qui specificata per persona la quantità di manna da assumere: un omer, unità di misura talmudica.

Esodo 16:19
“Poi Mosè disse loro: "Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino". Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro. Essi dunque ne raccoglievano ogni mattina secondo quanto ciascuno mangiava; quando il sole cominciava a scaldare, si scioglieva."

Mosè ordina di consumare tutta la dose di manna prescritta dal Signore. Coloro che non obbedirono poterono osservare la manna marcire sotto i loro occhi.
Ci chiediamo quale cibo, raccolto 'tra la brina del deserto', considerato nel contempo un alimento e un test attiduinal-spirituale, possa marcire poco dopo averlo raccolto.

Esodo 16:22
"Nel sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due omer a testa. Allora tutti i principi della comunità vennero ad informare Mosè. E disse loro: «È appunto ciò che ha detto il Signore: Domani è sabato, riposo assoluto consacrato al Signore. Ciò che avete da cuocere, cuocetelo; ciò che avete da bollire, bollitelo; quanto avanza, tenetelo in serbo fino a domani mattina."

Si evince dal testo che per processare la manna essa dovesse essere sottoposta a cottura e bollitura, preservandone la natura.
In ogni culto enteogenico che utilizzi funghi, questi vengono processati: per attivare specifici principi attivi (vedi amanita muscaria-- acido ibotenico convertito in muscimolo), evitarne la marcitura e per migliorarne il sapore.

Esodo 16:31
"La casa d'Israele la chiamò manna. Era simile al seme del coriandolo e bianca; aveva il
sapore di una focaccia con miele."

Numeri 11:6
"Ora la nostra vita inaridisce; non c'è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna. Ora la manna era simile al seme del coriandolo e aveva l'aspetto della resina odorosa. Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta all'olio. Quando di notte cadeva la rugiada sul campo, cadeva anche la manna."

Ricordiamo che nei riti gnostici ellenici che prevedono l'utilizzo dell' ambrosia (cibo degli dei), i funghi contenuti in essa venivano mischiati con il miele, che oltre a conservarli ne addolciva il gusto. La stessa procedura veniva seguita nelle culture mesoamericane nell'assunzione del teonanacatl (cibo degli dei), così come in India, nell'Indostan e nelle terre indoariane con l'amrita (cibo degli dei).


12 dicembre 2007

Soma | Haoma

SOMA è il nome sanscrito di un dio, di una pianta e dal succo ricavato da quella pianta. Questi referenti rappresentano, individualmente quanto nell'insieme, tre delle più importanti componenti del pensiero e della pratica religiosa dell'India vedia.
Nei primi inni del Rgveda (circa 1200 a.C.) il termine soma è riferito ad una pianta e al suo succo spremuto, che i poeti dell'India antica descrivevano come una bevanda eccitante e persino allucinogena che si diceva portasse salute ed immortalità a coloro che godevano delle sue virtù. Le analisi condotte sui testi rituali e su altri documenti dimostrano che il soma non era un liquido fermentato o distillato, pertanto i suoi effetti alteranti non si possono considerare come il risultato delle virtù inebrianti dell'alcool. Coloro che celebravano i rituali nel periodo vedico veneravano Soma come un dio, onorato come una fonte di potere creativo, e trovavano nelle loro pozioni di estratto di soma, il somapavamana, l'ispirazione per le immagini visionarie testimoniate in molti degli inni sacri vedici. L'intero Samaveda, una raccolta di canti rituali, è dedicato a Soma, e meravigliose invocazioni a lui dirette arricchiscono i versi del Rgveda di vivide descrizioni dell'estasi cinetica. Secondo il Rgveda, la dimora originaria della pianta di soma è in paradiso, ma un'aquila mitologica, capace di volare molto in alto, ne ha portato un po' sulla terra, dove ha attecchito in alta montagna. Lì venne raccolta dai sacerdoti vedici, che schiacciarono poi la pianta con delle pietre in una ciotola di legno, filtrarono il succo derivato con dei tessuti di lana e cosparsero il liquido con del burro chiarificato. Gli storici hanno usato il termine rituale del soma per comprendere un ampio numero di riti vedici solenni di differente complessità, alcuni dei quali celebrati secondo "stadi" (sattra) successivi che potevano durare anche più di dodici giorni. I più importanti tra questi riti sono la consacrazione del re (rajasuya), il sacrificio del cavallo (asvamedha), il rito della 'bevanda di piacere' (vajapeya), e i vari riti di passaggio basati sulla cerimonia del fuoco, l'agnistoma. Durante questi rituali, i sacerdoti versavano l'estratto di soma nel fuoco rituale, facendolo salire al cielo con il fumo ed inviandolo quindi agli dei che accoglievano con entusiasmo i suoi effetti. Incoraggiati e rinvigoriti dal soma, gli dei (più spesso Indra, una divinità uranica guerriera) trovavano allora la forza ed il coraggio per ingaggiare le battaglie cosmiche contro il potere dei demoni e degli altri nemici della comunità vedica. Dopo aver compiaciuto gli dei con le offerte di soma, i sacerdoti-poeti, a loro volta, assumevano la bevanda con risultati strordinari. Ispirati dal soma, per esempio, "i ciechi riescono a vedere e gli storpi camminano" (Rgveda 8,79,2). L'estasi provata da coloro che hanno bevuto il soma è comune: "Io, con il mio immenso potere, ho superato il cielo e questa immensa terra", esclama un visionario. "Io sono grande! Potente! Capace di volare fino al cielo! Non ho forse bevuto il soma?" (Rgveda 10,119,8;12). "Abbiamo bevuto il soma e siamo diventati immortali! Siamo arrivati alal luce e abbiamo trovato gli dei! Cosa ci può fare ora l'odio e la cattiveria di un mortale?", dice un altro. "Le magnifiche gocce che ho sorseggiato mi hanno reso libero" (Rgveda 8,48,3;5).
Ricerche condotte recentemente hanno suggerito che l'estratto di soma potrebbe essere l'essenza purificata del fungo Amanita Muscaria, ma questa conclusione non ha incontrato il consenso generale. Diverse prove indicano le origini eurasiatiche di questa pratica vedica indiana dell'estasi rituale ottenuta attraverso l'assunzione dell'estratto allucinogeno di tale pianta. Dati linguistici dimostrano che le culture degli Urali erano a conoscenza di un fungo allucinogeno già nel 6000 a.C. Le mitologie religiose indoeuropee includono concetti come l'avestico haoma (il termine usato dagli zoroastriani per indicare la bevanda rituale dell'immortalità, al quale la parola soma è etimologicamente e mitologicamente collegata) e il greco ambrosia o nettare. Inoltre, miti cinesi più recenti includono descrizioni del lingzi, il fungo dell'immortalità. Questi temi mitici hanno portato alcuni storici a credere che l'individuazione di una pianta importante era frequente nel mondo antico lungo gli itinerari nei quali avvenivano gli scambi culturali. L'analisi di testi religiosi vedici recenti induce a pensare che intorno al 1000 a.C. la pianta di soma fosse sostituita nei riti con altri surrogati. Questo porta a pensare che, nel corso della storia, l'estratto originario del soma non fosse più a disposizione di quelle popolazioni indoeuropee orientali che, nel III e II millennio a.C., si erano trasferite dalle steppe e dalle montagne boscose dell'Eurasia verso le pianure e le valli attraversate dai fiumi dell'Asia sudoccidentale e meridionale e che, di conseguenza, non fosse più disponibile per la comunità rituale vedica. Le comunità religiose del periodo postvedico diedero maggiore importanza ad altri mezzi (come la meditazione o la devozione verso un dio personale) per ottenere l'esperienza dell'immortalità e dell'estasi.

HAOMA
. Sia che con questo termine si voglia indicare una "entità degna di venerazione" (yazata), ovvero la personificazione di una divinità, sia che invece ci si riferisca piuttosto ad una sostanza ingerita durante alcuni sacrifici rituali zoroastriani, l'haoma presenta un esatto corrispondente nel soma dell'India antica: entrambi questi termini derivano dalla forma ricostruita dell'indoiranico sauma, dalla radice del verbo sav ("spremere, schiacciare"). Non è sicuro in che cosa consistesse originariamente questa sostanza, se si trattasse cioè di una pianta oppure di una linfa, oppure ancora un fungo con proprietà allucinogene come l'Amanita muscaria. Tuttavia è certo che l'esistenza di una sua forma indo-iranica testimonia chiaramente la presenza di un retroterra rituale comune all'Iran e all'India. Sappiamo anche che in entrambi questi paesi la sostanza originariamente utilizzata era stata poi sostituita da un'altra; per secoli, infatti, i seguaci di Zarathustra hanno continuato ad usare nei loro sacrifici rituali una specie di Ephedra. Questa pianta, in effetti, cresce in molte regioni dell'Asia centrale e in Iran e secerne un succo con proprietà allucinogene. L'haoma, perciò, avrebbe dovuto possedere qualità proprie sia di allucinogeno sia di uno stimolante. I testi antichi a tale proposito riferiscono che la sostanza conferiva forza, vittoria, salute e saggezza e produceva uno stato estatico. Il culto dell'haoma, che in seguito sarebbe diventato una parte essenziale dei riti zoroastriani, in origine era stato citato da Zarathustra, il quale si riferì ad esso nelle Gāthā: l'haoma è "l'urina" di una droga intossicante (Yasna 48,10). Numerosi studiosi si sono opposti ad una simile interpretazione e hanno dichiarato che nè il sacrificio animale nè l'haoma erano mai stati criticati dal profeta (R.Ch. Zaehner, M. Molè e M. Boyce), tuttavia le loro argomentazioni non sono convincenti. Il complesso dei riti, dei miti e delle leggende che presentano un qualche legame con l'haoma appartiene ad una tradizione indo-iranica precedente rispetto all'avvento della religione zoroastriana e si trova al centro di uno scenario dominato dal dio della guerra Indra, che, nello Zoroastrismo, era relegato al livello di demone. Perciò sembra molto verosimile che l'accettazione e l'uso di questa droga siano stati reintegrati nella religione in un'epoca successiva rispetto a quella in cui visse il profeta. Nei testi successivi dell'Avesta, Haoma, analogamente a quanto avvenne per altre entità che furuno successivamente riammesse al culto, è indicato con uno yazata, cui è dedicato un inno, lo Hom Yasht (Yasna 9-11). Tale inno veniva recitato durante una delle parti più importanti della complessa cerimonia dello Yasna. Alla fine della recita il sacerdote officiante beveva l'haoma, che era già stato preparato e che era stato consacrato ritualmente, in conformità alle regole meticolose di purificazione.

Bibliografia di riferimento:
- S.S. Bhawe, The Soma-Hymns of the Rgveda
- R.T.H. Griffith, The Hymns of the Samaveda
- W.D. O'Flaherty, The Rig Veda. an Anthology
- A.H.J. Bergaingne, La religion védique d'après les hymnes du Rig-Véda
- W.Caland & V. Henry, L'Agnistoma. Description complète de la forme normale du sacrifice de Soma dans le culte védique
- R.G. Wasson, Soma. The divine Mushroom of Immortality
- J. Brough, Soma and Amanita Muscaria

8 dicembre 2007

Precessione degli Equinozi

[ Eone: Pesci (Vergine) ]

> Avatar solare: Cristo (Gesù, Ichtus, Yeshua)
Rappresentato dal simbolo di un pesce, PX [icthus],
Il suo simbolo è il pesce, i suoi amici erano pescatori, lui si diceva "pescatore d'uomini" e sfama migliaia di persone con due pesci.

> Contrapposizione solare: Vergine (Maria)
Madre mitica di Cristo, venerata nel culto cristia
no e adorata come sapienza misericordiosa.
Le cattedrali cristiane gotiche nel sud della Francia ricalcano la costellazione della Vergine.
Ella è la rosa mistica delle adoraz
ioni cristiane. Nel mito, diede alla luce il Cristo a Betlemme. (dall'ebraico bethlehem, "casa del pane", nome arcaico della costellazione della Vergine).
La stella più luminosa della Vergine è SPICA (spiga di grano). Ipparco studiò la precessione degli equinozi proprio grazie alla posizione di questa stella. Il tempio di Tebe fu costruito allieandolo con essa.

> Simbologie:





icthus, Cristo.



Particolare di Santa Sophia, Istanbul, 3 secolo d.C. Porta marmorea del piano riservato all'elite imperiale di Bisanzio.


[ Eone: Ariete (Bilancia) ]

> Avatar solare:
Aton/Amon
Divinità solare del tardo egizio, di origine semita.
Clemente di Alessandria nel 200 A.C. fu uno dei primi a menzionare una singolare somiglianza tra i simboli egizi e quelli usati dagli antichi Ebrei. Inoltre, è assodato che il suffisso "-mose" (RaMose per esempio) accordasse a chi lo portava un alto grado e simboleggiava profondo convincimento al culto di Aton. Rappresentazione solare di Amon (simbolizzato da un Ariete), segna il passaggio dall'età del toro a quella dell'ariete (monoteismo imposto, simbologia di Mosè e la condanna del culto del vitello d'oro).

> Contrapposizione solare: Bilancia (legge)
Legge del taglione (occhio per occhio), ereditata dal Codice di Hammurabi, prevede un sistema di 'pareggiamento' per le questioni di diritto.

> Simbologie:










simulacri di Arieti (Amon), Kernak


Mosè sul dorso dell'Ariete sopra Israele.


Corno d'Ariete, simbolo rituale giudaico.

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[ Simbologie di passaggio Toro >> Ariete]

- Mosè condanna il culto precedente del 'vitello d'oro'
- Mithra doma ed uccide il Toro.
- Gilgamesh uccide il Toro imbizzarrito tra le strade di Uruk.



[ Eone: Toro (Scorpione) ]

> Avatar solare:
Horus

Detto anche Horo, è la divinità solare terrena, incarnazione di Ra, nell'Egitto predinastico.
E' considerato figlio della dea-vacca Hathor (che significa letteralmente 'casa del toro').
Hathor è una divinità egizia raffigurata, di norma, come una giovane donna che porta sul capo lunghe corna bovine ed il disco solare.
Il nome indica l'attribuzione a questa divinità antichissima il ruolo di madre del dio-falco Horo.
Mnevis (Api) era il toro sacro che simboleggiava Heliopolis, la città solare residenza celeste di Ra, sole eterno universale. Horus è il falco-veicolo di Api.

> Contrapposizione solare:
Re Scorpione (Horo skr)
Re Scorpione (Horo skr), identificato come Narmer, fu il sovrano che unì basso e alto Egitto. Fu colui che fondò la mitica città di Menphi, ove la principale divinità venerata era Ptah, demiurgo-creatore. L'oracolo di Ptah era Api, il grande toro sacro.

> Simbologie:

Rappresentazione di Hator, madre celeste di Horus.


Immagine del Papiro di Ani.


Api, Saqqurah.


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PROSSIMAMENTE ..

"Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente (eone)."
(Matteo 28, 20)

[ Eone: Acquario (Leone) ]

Luca 22:10
"Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate»
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La pasqua (resurrezione di Cristo-Sole, ossia la nuova manifestazione solare a fine eone), si compirà dove 'entrerà' l'uomo che porta la brocca in mano, rappresentato simbolicamente dall'Acquario.

Pistis Sophia 30
[..] It happened now after this, through the ordinance of the first ordinance, the great triple-powered Authades, -who is one of the three triple-powered ones, persecuted the 'Sophia in the thirteenth aeon, so that she should look at the parts below, so that she should see in that place his light power, which has a lion-face, and she should desire it, and come to that place, and her light would be taken from her. [..]

Pistis Sophia 140
[..] And when the sphere turneth itself and the little Sabaōth, the Good, who is called in the world Zeus, cometh, and he cometh to the eleventh æon of the sphere which is called the Water-man, and when Boubastis cometh to the fifth æon of the sphere which is called the Lion, then the veils which are between those of the Left and those of the Right, draw themselves aside, and there looketh out of the height the great Iaō, the Good, he of the Midst, on the regions of Yachthanabas, so that his regions are dissolved and destroyed. And all the souls which are in his chastisements are carried off and cast back anew into the sphere, because they are ruined in his chastisements.
These then are the doings of the ways of the midst concerning which ye have questioned me.

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Il tredicesimo eone (il dodicesimo è quello dei Pesci), avrà 'aspetto di Leone'.
Si ricordi inoltre il saggio sulla Basilica di Aquileia:
"[..] Questo supplizio cesserà allorchè Zeus(Sole) entra in Acquario e Afrodite(Venere) in Leone. Alla sinistra di Zeus la coppia di merli ai lati di un tirso con i frutti di melograno."

Approfondimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Precessione_degli_equinozi
http://en.wikipedia.org/wiki/Precession_%28astronomy%29